Sono nato a Torino. Ho frequentato l'Accademia di Belle Arti di questa città, poi per lunghi anni ho svolto lavoro di insegnamento. Da circa quattro anni sono tornato alla pittura in maniera professionale. I mie lavori nascono dall’uso di immagini di riviste patinate raccolte “rigorosamente” nei cassonetti della spazzatura. Qualche volta nella “spazzatura” di Internet. Sfoglio e risfoglio centinaia di immagini da qualcuno ideate per far comprare questo o quell’altro prodotto, e a volte – non sempre – una di esse mi colpisce particolarmente. Sono perlopiù bambini o adolescenti,vestiti nelle fogge attuali e anche un po’ tristi. Aggiungo o tolgo particolari che mi disturbano, ma il quadro sostanzialmente rispecchia la foto. Perché è proprio nella foto che c’è già involontariamente il quadro. I colori sono i più sobri possibile, la somiglianza coi modelli trascurabile. Non desidero – coscientemente almeno – trasmettere messaggi complessi, concettuali si dice oggi, tuttavia lascio sul supporto prescelto: tela tavola o cartone, solitamente di dimensioni ragguardevoli, una traccia del nostro tempo che futilmente abbandonata nella spazzatura – se mai fu vista - era già stata dimenticata.
F. Gagliardi
